ENG

percorso di navigazione

Chiesa di Lipomo

Chiesa del Santo Spirito - 1993
Progettisti  ing. Piero Carlo Noè, arch. Paolo Biscotti

Come si può vedere, dai volumi massicci di Sant’Agata si è passati, nella Chiesa del Santo Spirito di Lipomo, a moduli scultorei volutamente alleggeriti. Non più parallelepipedi, diagonalizzati, di volume massiccio, ma parallelepipedi di larghezza ridotta, lateralmente svuotati, e diagonalizzati per rotazione del volume interno.
Scelta che corrisponde all’evoluzione generale della scultura di Riva che si era appunto alleggerita ed era passata dai “valori plastici”, di massa, del 1950, a valori “spaziali”, fino agli ultimi esiti rarefatti del anni ’90, le “Case degli Angeli”.

La chiesa è infossata e il sagrato è praticamente un camminamento.
Eli Riva ripropone per il Presbiterio della nuova Chiesa di Lipomo le modalità di Sant’Agata.  Due “mense” uguali di dimensioni diverse, mantenenti la stessa immagine diagonale, ma in forme più sottili e leggere: non blocchi dall’impianto massiccio, quasi quadrato in pianta, ma rettangolari.


Sulla destra  Eli Riva progetta un muro di vetro, masselli di vetro a fare parete, a difendere lo spazio liturgico dal cemento incombente. (Foto G.Buscema)


E
’ visibile il grande Tabernacolo inserito nel vetro.



Il progetto delle vetrate non fu realizzato.

Come già detto, assolutamente geometrica la proposta per il fonte battesimale e per l’acquasantiera.



Sulla sinistra, nella parete laterale, è visibile un grande rettangolo bianco: è una cornice speciale, gigante, in marmo, con vetro antifurto, progettata da Riva per difendere una tela da lui ritenuta di Leonardo : “Madonna con Bambino e San Giuseppe”. Lo stesso Riva l’aveva scoperta e recuperata dalla sagrestia della vecchia chiesa.